Anno 2018 -potrei non andar bene-

Bene, quest’anno va così, inutile pensare alle foto di spiagge puntellate da piedi accaldati o fissare immagini di acque più o meno cristalline, meta agognata dopo un inverno da lappone.  Siamo a luglio e siamo altrove. Un altrove dall’altra parte del globo dove, oltre a otto piacevoli ore di fuso, abbiamo anche il privilegio di continuare ad indossare i piumini. I love it.

Note climatiche a parte, stiamo testando una english full immersion molto specifica e mi sento la versione femminile di Doctor House. Alterno consulti medici con fantastiche passeggiate infinite e senza meta attraverso Sydney, riempio i pochi spazi liberi di queste giornate lasciando i miei pensieri liberi di passare dalla stupida analisi dei grassi contenuti in una apricot-danish al Tutto è bene quel che finisce bene di Shakespeare.

Great. Dovrei essere serena e invece mi agito al pensiero che “potrei non andare bene”, “… “you coudn’t be suitable for a kidney donation …”

Strana la vita, mai niente di facile, se escludiamo la mia naturale attitudine a fare una pasta e fagioli da urlo, quasi tutto il resto è stato frutto di impegno e dedizione, di vera fatica, un culo così.  Eppure di fenomeni che hanno raggiunto obiettivi lodevoli senza colpo ferire,  piccoli Re Mida dal tocco fatato, ne ho incontrati, di molti leggo i traguardi.

D’accordo avere le idee chiare, passi anche avere imbroccato la scorciatoia nel momento migliore o avere avuto il mentore che ti ha supportato, ma un po’ di sana giustizia in questo mondo?

Vado. Mi aspetta l’infermiera per l’esame scintigrafico con radioisotopo ai miei reni.

Vado sapendo che “potrei non andar bene“.

 

3 pensieri su “Anno 2018 -potrei non andar bene-

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