La polémique
“Per riassumere: io, italiana residente in Italia, vorrei donare un rene a mio fratello, italiano ma resident alíen in Australia.”
Aspetto gli esiti degli esami medici richiesti e comincio ad approfondire l’argomento: come, dove, quando e perché. Telefono e scrivo e telefono e riscrivo, vado alla ASL, chiamo l’Aido, chiamo il CRT (Centro Regionale Trapianti), cerco informazioni e supporto.
Il caso è ostico, leggi: mai affrontato prima e ogni Regione ha inoltre un suo protocollo.
Vai in Australia? Chiedi agli Australiani.
Io a CRT: “Scusi, a a chi mi devo rivolgere quando rientrerò per i controlli periodici?”
CRT: “Ah non saprei, forse le conviene domandare alla ASL”
Ho chiamato Il Centro Trapianti, non una gelateria. E qui mi fermo.
“AMBARABACICCICOCÒ
TRE CIVETTE SUL COMÒ
CHE FACEVANO L’AMORE
CON LA FIGLIA DEL DOTTORE,
IL DOTTORE S’AMMALÒ’
AMBARABACICCICOCÒ”
Santo Internet è accorso in mio aiuto. Scopro un mondo sommerso di Associazioni Onlus Italiane dedicate alla Donazione di Rene per lo più inutili, scarse di informazioni o non aggiornate, ma anche alcuni indirizzi con tanti link chiarificatori e approfondimenti.
A uso e consumo di chi si troverà in futuro nei miei panni:
normativa AIRT (Associazione Interregionale Trapianti)
givenakidney ( cosa sapere, cosa fare prima e dopo)
ASL (esenzione ticket donatori di organi- cod.T01)
Questo periodo lo definirei “Ne cassez pas mes boules” o “noio vulevon savoir per dove dovrei andare, dove devo andare.”