Gli occhi felici

E la metro frena, con la consueta delicatezza, facendomi scivolare di un metro sui sedili. Le ragazze, unghie laccate come opere di Warhol, le borse piene di libri e gli occhi felici stanno parlando:

Secondo te la mente è importante?”

Mah, esiste una giusta via di mezzo…

“Secondo te, cosa guardano gli uomini in mezzo alla strada? Se sei colta? Ma dai!”

Io non voglio essere un prodotto del mio ambiente, voglio che l’ambiente sia un mio prodotto.

“E questo cosa c’entra?”

Niente, l’ho letto la’…

Chiacchiere sciolte come l’aria di primavera, con quella leggerezza che si è destinati a perdere con l’età, quando i doveri allargheranno a dismisura i loro tentacoli. Anch’io sono stata così giovane?

Poi scoppiano a ridere, risate piene, di pancia, con gli occhi umidi che brillano e le parole intrappolate nei singhiozzi.

Le guardo scendere pattinando su quelle sneakers che è vietato indossare dopo i trent’anni e penso che “domani me le compro.” In fondo se sembra normale vedere pubblicità in cui si parla con una gallina confrontando la qualità dei biscotti, posso anche scegliere di vestirmi come mi pare. La metro riparte, come la vita, ma con meno strattoni.

E io sto sorridendo.

Prima o poi

Specchio,specchio, altro che delle mie brame, direi più che altro BASTARDO!

E’ una splendida mattinata, mi alzo con una energia fantastica, una sorta di luce interiore che, volendo citare i mensili femminili più letti, “Non ti farà passare inosservata”. Questo era il mio stato d’animo, ante. La ricerca della tavoletta di cioccolata, invece, ha seguito la visione della mia immagine post-dormita di sei ore: occhiaia blu pavone su rughette sparse.

Avete notato quanto sa essere impietoso lo specchio mattutino? Inutile presentarsi con aria spavalda, alla ” chissenefrega, mi lavo con acqua calda-fredda-calda-fredda-calda-fredda”, tanto prima o poi ti fermi e, oltre ad un colorito da gita in ucraina a gennaio, non si ottiene altro.

Bisogna accettarlo. Il tempo che passa intendo.

Ed è dura. Soprattutto perché l’energia che hai continua a ricordare quella che eri, continua ad illuderti di poter sfidare le leggi della natura. Un po’ come a Ballando sotto le stelle.

Le più fortunate “non dimostrano l’età che hanno”.

Please. PLEASE! Vi rimando al link di queste Ladies, perché le adoro e perché non inseguono la giovinezza ma la vita.

E io, cerco di essere una di quelle fortunate. Va beh, calda-fredda-calda-fredda -calda-fredda-calda…