70.000. Ogni anno, in Italia, vengono pubblicati circa 70.000 romanzi.
Una miriade, una tempesta di parole, una folla di autori felici, spesso per la prima volta. Anch’io ho provato, anni fa, l’eccitazione nel vedere che un mio racconto era stato selezionato e pubblicato, salvo poi vedere che avevano sbagliato il cognome. Deve essere il Karma.
Era un concorso, nulla di importante, fuori dai percorsi che ti rendono parte di un mondo chiuso, dell’altra dimensione, quella degli scrittori. Ma insisti, e io, ho insistito. Poi arriva il momento in cui qualcuno ti chiede: “Perché lo stai facendo?” C’é sempre chi te lo chiede. Ma come? Sbaglio? Dimmi che sto sbagliando. Dimmi soprattutto perché.
Scrivo perché mi piace.
Da qualche anno spopolano Wattpad, Writober, e altri siti di pubblicazione che propongono, indicando fandom e prompt, sfide a colpi di tastiera e racconti brevi, ottime palestre di allenamento alla scrittura e da cui è emersa Erin Doom, pseudonimo della giovane autrice di un longseller da 700.000 copie, Fabbricante di lacrime.
Proprio nel momento in cui stavo valutando il crudele mondo del marketing editoriale “Sei in lingerie su TikTok? Hai più di diecimila followers su Facebook? É fatta. Devi ESISTERE- PRIMA di pubblicare. “, arriva lei.
Una supposta.
Ti fa sentire fuori tempo massimo, come l’Orient Express, nel tuo affascinante e lento viaggio, mentre sfrecciano i Falcon HTV 2. Nulla impedisce di accettare la sfida.
Nulla?
Leggere il foglietto illustrativo prima dell’uso.
Foto di Rodion-kutsaiev da UNSPLASH
