Tra la Polvere e le Nuvole. Commento del poeta Marcello Comitini

Ho presentato il mio terzo romanzo, TRA LA POLVERE E LE NUVOLE, edito da Echos Edizioni.

Con molto piacere, mi sento onorata nel condividere alcune considerazioni scritte dal poeta Marcello Comitini sul mio romanzo.

“Questo romanzo, come dice il risvolto di copertina, racconta l’esperienza di Giovanna, dopo il fallimento del suo studio di architettura. È la storia vera di chi ha vissuto l’insuccesso e la solitudine e vede davanti a sé spalancarsi le porte dell’inferno. Riflettere sul fallimento e sulle sue conseguenze significa scrivere un romanzo duro, un romanzo amaro? Non direi. Però Giovanna sembra proprio di parere opposto al mio quando afferma che “Tutti cercano i sogni, hanno bisogno di ottimismo per andare avanti. Di certo vedere le miserie umane, il degrado, il fallimento, non scatena nessuna voglia, semmai il rifiuto. E si va oltre.” Questo andare oltre ha tuttavia un duplice significato. Dipende da come lo s’interpreta, dipende dal come si guarda alla vicenda dolorosa di colei che ha perso tutto e rischia di perdere anche se stessa. Dipende se si racconta con l’obiettivo di narrare semplicemente una storia più o meno commovente o viceversa con lo scopo di accompagnare con la comprensione e la partecipazione le contraddizioni e le lotte emotive di una donna dal fisico e dall’animo provato dalle avversità. È proprio quest’ultimo modo di narrare che l’autrice ha scelto con attenzione e passione, immedesimandosi nel personaggio, analizzando con forte capacità introspettiva gli scoramenti di fronte agli insuccessi, la voglia di resistere nonostante. E la scelta dell’autrice è la chiave di lettura del romanzo da cui ci giunge il suo sguardo particolarmente acceso di una profonda umanità sui motivi del fallimento e delle sue tristi conseguenze. È un romanzo popolato da diversi personaggi, ma di essi una soltanto, Giovanna, è la protagonista, gli altri, uomini e donne compaiono, come comparse in un dramma teatrale, e scompaiono inghiottiti dal flusso delle loro storie. Ma Giovanna è l’unica dai mille volti intimi , dalle mille sfaccettature dell’animo, che rende vivo e palpitante il romanzo. Palpitante perché è questa la partecipazione del lettore che segue l’incalzare dei pensieri di Giovanna e in lei vede una guerriera, ferita, umiliata, a volte preda dei demoni della povertà e della solitudine, senza che tuttavia getti la spada e si arrenda.”

Tra la Polvere e le Nuvole, la vera storia comincia qui. Giovanna è entrata in una nuova dimensione, un mondo che non conosceva, non le apparteneva: i senza fissa dimora. Passerà dal rifiuto alla comprensione, incontrando persone come lei, diverse da lei, scontrandosi con la solitudine, quella vera, paralizzante, quella in cui parli da sola, ad alta voce. Un’avventura. Questo romanzo, attraverso un monologo, racconta la sfida di chi non era predestinato, una persona qualunque, dalla vita scandita da routine rassicuranti e problemi comuni. Puntellare il crollo emozionale e fisico ogni giorno, scoprirsi irriverenti e provocatori, dover accettare di essere imperfetti.

Non è cupo, inquieta. “L’inferno è la verità vista troppo tardi.”

Non c’è niente che galvanizzi più della luce, la luce che illumina i tuoi successi. Potessi restare immobile, come in un quadro, per sempre.

TRA LA POLVERE E LE NUVOLE

Un ringraziamento al poeta Marcello Comitini per il suo graditissimo commento.


Foto Copertina Romanzo da Echos Edizioni