Ho pubblicato un libro, il terzo. La decisione di condividerlo in un post mi ha sollevato alcune perplessità, dopo aver letto uno studio secondo cui “I 15 secondi di celebrità che molti cercano su Internet spesso assumono un tratto patologico fino ad un pericoloso esibizionismo.”
Ma non è in fondo quello che facciamo pubblicando quello che scriviamo?
Assistiamo a gare per aggiungere amici al proprio carnet col risultato di ottenere un numero di contatti ingestibile psicologicamente. Moltiplicare all’infinito la propria rete di relazioni sociali genera la malsana idea che, ogni potenziale gratificazione originata dalle relazioni umane, quali la visibilità, l’ascolto, l’attenzione, l’affetto, la protezione, dipendano dai numeri più che dalla intimità delle relazioni vissute. Generare un aleatorio consenso sociale a dimostrazione della propria esistenza in vita. Devo aggiungere però che, da Narcisista, per quanto riguarda il marketing invece… i numeri sono importanti.
Inoltre, sempre in questo studio si affermava che, i Social Network Sites ,”sono delle piazze sociali dove i passanti non necessariamente si accorgono di quello che dici.”
E qui… il campanello d’allarme è diventato una sirena spiegata.
Quanti saranno quelli che leggono davvero quello che scrivo? Importa? A me, sicuramente sì.
Io seguo chi mi interessa, mi incuriosisce, mi può insegnare qualcosa.
Lo confesso, ho anche cercato di incoraggiare chi mostrava attimi di debolezza, come un urlo di aiuto, nascosto tra le righe di un post, ma questo è tutt’altro. Ho incontrato in questo Social, persone generose e persone egoiste, si evince, e non da quello che scrivono, ma da come interagiscono.
In fondo è solo un diario senza lucchetto, aperto, abbandonato su una panchina virtuale, chi vuole, può leggere, chi vuole.











scoperta, lavorando sul cambiamento. Siamo HiPo (High Potential). Eccola, la vedo in lontananza, arriva Lei, la Coach Professionista.







