Il Potere dello 0 (zero)

Lo Zero significa anche niente o nulla. Nei numeri arabi, il vuoto.

Poi, arriva quel giorno, il giorno del Compleanno. Il giorno che, nei tuoi ricordi di bambina aspettavi e che, per qualche sorta di magia, si tramutava in un desiderio, nell’attesa della festa, dei regali. Quelle candeline spente con più di un soffio.

Ora, anzi, da parecchio, le candeline vengono condensate in due candeloni, due petardi orrendi, svettanti sulla torta che vedi arrivare in lontananza, come una minaccia. E basta un soffio per spegnere quell’incendio. Basta solo un soffio per proiettarti nell’anno che è già cominciato.

E va tutto bene. Tutto bene fino a che realizzi che dopo il 9 c’é lo ZERO. E QUELLO ZERO NON È IL NULLA.

Quello zero parla di decadi passate, segna il confine. Dopo gli enta arrivano gli anta, passaggio che implicherebbe una sana analisi non tanto su quello che si è fatto, quanto su quello che si farà o meno.

Del tipo che, volente o nolente, ascoltando il tuo fisico, comincerai a cambiare l’alimentazione e, osservando il tuo fisico, riporrai nell’armadio minigonne, pantaloncini striminziti e top minuscoli. Non tutte, ovviamente. Diciamo che, essendo propensa al buon gusto, ho i miei limiti.

Quell’ovale dopo i numeri che ti hanno accompagnato per nove anni, cambia tutto. Il tuo genetliaco ti fa capire quanto sia rapido l’inevitabile avvicinarsi del geriatrico.

Ergo, soffia, soffia via quei simboli e ricordati che in informatica é lo Zero il punto d’inizio, non l’uno.

Riparti da ZERO, più le decadi di cui sopra.

Buon 4…- 5… – 6… – 7… – 8… (0) antesimo Compleanno!

Che sia lieve, come una piuma.

Foto di daniele-levis-pelusi- Unsplash

4 pensieri su “Il Potere dello 0 (zero)

Lascia un commento