Passione

Vola il vestito, le balze come onde che accarezzano l’aria. Sul palco le luci passano tra i ballerini e il faro punta Lei, esile come fenicottero rosa acceso, pronto a volare.

Un flamenco che parte lento e sinuoso, i passi avanzano, le braccia disegnano i pensieri. All’improvviso le mani danno il tempo, in un ritmo crescente che cattura i battiti dei cuori.

Stop.

Buio.

Il faro di luce si riaccende su Lui, di schiena, teso come un toro che annusa l’aria e che, lentamente, si gira puntando un piede. Cambiano i colori, la tensione, il ritmo dei battiti delle mani che piano piano aumenta.

Lui e Lei.

Non sono loro ad essere protagonisti, è la sensualità che ne prende possesso. Una danza lenta, di sguardi e posture, giravolte che si sfiorano, petti gonfi. Il toro batte un piede. Lei, sinuosa, è persa nel suo vortice, sparisce e riappare tra i volant, come una fiamma in movimento.

Sono animali che si studiano, sono amanti che giocano. Il ritmo incalza, battono i piedi entrambi, cola il sudore e i visi si scaldano. Sono ovunque e da nessuna parte, si avvicinano e si allontanano, quasi sfidandosi, i loro capelli si toccano appena ma ormai sembrano una cosa sola.

Rosa acceso e nero, sangue e pietra, graffi di passione scanditi dall’incessante pestare dei tacchi sul palcoscenico, in un crescendo che cattura, arriva fino alle sedie, alle schiene di chi li sta osservando. E siamo là, in quel momento, proprio quando esplode e, di colpo, si ferma tutto.

Giusto il tempo di capire, di tornare a terra, e parte l’applauso, guardando il palco e le due figure sfinite, spettinate, palpitanti.

C’è stato un vincitore in quell’arena? Qualcuno voleva vincere?

Un gioco, era un gioco, come dovrebbe essere la vita. E le luci si spengono.


Foto di Dolo Iglesias da Unsplash

8 pensieri su “Passione

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