L’accendino non funzionava. Continuava a fare cilecca. Poi, finalmente, la fiamma fece il suo lavoro e, dopo aver aspirato, salì una nuvola bianca. Era in cortile, l’ora d’aria.
Si avvicinò qualcuno a chiederle di accendere e non rispose. Guardava la punta delle scarpe, scarponcini blu, con i lacci, coperti da un po’ di polvere. Poi alzò lo sguardo e la persona se ne era andata.
Tutti camminavano, in due o tre, e parlavano. Quando qualcuno alzava la voce, arrivava subito un agente del penitenziario. Lei invece se ne stava seduta ad osservare, a volte guardava il cielo, poi seguiva il perimetro delle mura.
Le ricordava un muretto della sua casa, ma là c’era una rosa e dell’edera, e il colore del cielo era più bello.
Sarà per lo smog, pensò. Chissà se qualcuno ha concimato le rose, dovrò ricordarmi di chiederlo.
Aspettava l’avvocato, c’erano risvolti, così le aveva detto. Il tempo rallenta quando aspetti, la sabbia nella clessidra sembra bagnata.
Succede.
Qualcuno le si siede vicino. Le parla. Le mostra una foto con due bambine. Perché? Chi sei? Perché hai la foto delle mie figlie? Le strappa di mano la foto e comincia ad urlare.
PERCHÉ HAI LE FOTO DELLE MIE FIGLIE? CHI SEI?
Gli agenti arrivano di corsa, braccia che la bloccano mentre scalcia e si dimena, come un animale che intuisce la sua fine. Sembra di gomma e la riportano dentro in quattro, fino al reparto medico, dove una iniezione pone fine all’esagitazione.
E la mente appare più chiara, i ricordi affiorano. Tutto quel sangue, nei lettini, sui cuscini.
NO.
Il rifiuto, la corsa verso i lettini, gli abbracci e le urla chiamando le sue bambine.
Il sangue addosso e LUI, dietro di lei. LUI che non era più lui. Lui che le aveva fatto battere il cuore in gola, lui che aveva amato con ogni centimetro della sua pelle, lui che era stato suo. Le sue bambine, che erano state, LORO.
É confusa, ha paura. Cosa succede? Perché sono qui? Devo andare a casa.
E una flebo riporta la calma.
Ma vede. Chiaramente.
Ora vede e ricorda il dolore di un lama che le colpisce il braccio, l’urlo che rimane in gola, la fuga tra calci e orrore, scivolando sul pavimento, aggrappandosi ai mobili. Sente il fiato di LUI ma non si gira, sta correndo verso il balcone, esce e urla. Un’altra coltellata al fianco, la sua mano che cerca qualcosa, afferra un attrezzo, non sa cosa.
Poi un colpo, secco.
Si ricorda del suono, come quello delle noci spaccate a mano, mentre LUI crolla a terra.
E silenzio. Orribile silenzio, terrificante silenzio, assordante silenzio.
Devo dire a qualcuno di dare il concime alle rose.
foto di Manmohan Pandey da Unsplash

Testo bello e drammatico. Molto significativo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie del bel commento.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Terribilmente attuale, immagini molto potenti e pennellate con pochi tratti sapienti, lasciando molto all’immaginazione di noi lettori. Applausi in piedi.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie, troppo gentile…
"Mi piace""Mi piace"
Buone le tue rappresentazioni. Vai sempre oltre la facciata delle cose. Un’idagatrice di fatti, situazioni e sentimenti. Credo per chi scrive sia la strada giusta da seguire. Calarsi nei personaggi per essere se stessi per approfondire e allargare l’empatia.
Comunque viva la rosa con tutte le rose. E grazie dei tuoi passaggi da me. 😊
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie, troppo buono. Viva la rosa! Ed è un piacere leggerti🌹
"Mi piace""Mi piace"
😘
"Mi piace"Piace a 1 persona
….violenza inaudita, che purtroppo fa parte di una realtà tangibile, che facciamo fatica ad assorbire..
Un brano significativo a tema.
Un caro saluto
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie, un saluto a te.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie! Un saluto e buon weekend…
"Mi piace""Mi piace"
BUON INIZIO GIORNATA
"Mi piace"Piace a 1 persona
Buona giornata anche a te.
"Mi piace""Mi piace"
GRAZIE MILLE
"Mi piace"Piace a 1 persona
e che dolore vedere la violenza in chi amavi e ti aveva amato
"Mi piace"Piace a 1 persona
Credo che per superare dolori come questi non basti una vita.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sembra un fatto di cronaca recente ma l’immaginario è molto reale.
È dentro perché ha ucciso le sue bambine ma la personalità sdoppiata le fa credere che sia stato qualcun altro.
Molto belle e ben cadenzato è questo post.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Bear per il tuo commento. Ognuno interpreta in maniera diversa
"Mi piace""Mi piace"
Evidentemente ha diverse chiavi di lettura. Bella serata
"Mi piace"Piace a 1 persona
Oh sì perdiamo tutti nella violenza
"Mi piace"Piace a 1 persona
Già, cara Paola… eppure non impariamo
"Mi piace""Mi piace"
No non impariamo siamo colmi di troppa arroganza
"Mi piace"Piace a 1 persona
Nella violenza non vince mai nessuno. Si perde tutti…
"Mi piace"Piace a 3 people
🌹
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie titti🍄
"Mi piace"Piace a 1 persona