“Mi piacerebbe che qualcuno mi insegnasse a stare da sola. Non dovrei rincorrere sempre la mediocrità, riempire i vuoti, accontentarmi di un surrogato dell’amore. Non è vero che il tempo mette ognuno al suo posto. Forse un giorno mi perdonerò del male che mi sono fatta e mi stringerò così forte da non lasciarmi più. “
Ma non oggi. Oggi era là, seduta a fissare quei cinque piani di altezza sotto di lei, quel vuoto che terminava su delle aiuole circondate dal cemento.
Si accomodò meglio. Parlava da sola, come sempre.
“Mi hanno detto che ho un grande dono, che la mia sensibilità ha una capacità di vibrare, un’agilità che risuona. E allora? Mi ricordo quando ero piccola e la maestra aveva detto a mia madre che la mia intelligenza disturbava, che riempiva e non lasciava spazio agli altri. Non vedevo gli altri bambini. Già allora, non riuscivo a vedere gli altri, ma sentivo la necessità di un rapporto vero. Vorrei capire.Vorrei capirmi.“
DBP. Voleva dire tutto e niente. Ipersensibile. La avevano etichettata così.
“Sono rabbiosa, anzi, furiosa, mi hanno tradito ancora e quello che pensavo di aver condiviso è svanito. Come polvere al vento. Vorrei distruggere tutto, tutto di me. “
Fissò il cielo che stava imbrunendo, quella prima stella che bucava col suo sfolgorio. Finto. Le sembrò che anche quello spettacolo incomprensibile fosse finto.
Poi si guardò i piedi che ciondolavano nel vuoto. Non vedeva altro, non sentiva la necessità di un appoggio, non aveva paura. I colori là sotto erano mischiati, come in una tela astratta, pastosi e amalgamati.
Si sdraiò per guardare meglio l’infinito. L’infinito. Si poteva impazzire pensando all’infinito, il cervello non ne era capace, lei, non ne era capace.
“Ah, se potessi volare, partirei come un razzo. E magari, esploderei.”
E mise le mani a conchiglia intorno agli occhi per poter isolare i pensieri, per poter viaggiare in quei ritagli di cielo, lasciando tutto fuori. Aspettava di sentire se qualcuno la chiamava, se qualcuno si era accorto che non era in casa.
Il cielo si scurì, gli uccelli sparirono, le stelle apparvero una ad una, una ad una, una ad una.

A te e al tuo animo sensibilissimo 🌻
"Mi piace"Piace a 1 persona
Perfetto
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Marina… 🌺
"Mi piace"Piace a 1 persona
apprezzo molto il finale sospeso che lascia aperta la possibilità di un ripensamento
ml
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Massimo. Il dolore di certi giovani ( e non solo) parla di solitudini profonde…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Un pezzo scritto con maestria dove chi scrive si immedesima nella voce narrante e percepisce tutte le sfumature psicologiche di chi parla.
"Mi piace"Piace a 2 people
Davvero grazie Paolo! Sai bene, come autore, quanto questo sia importante. Bella serata
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sì, in effetti riuscire a calarsi nei panni del personaggio non è mai facile e in dettaglio farlo parlare con i suoi pensieri e non con i nostri.
Bella serata
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ah se potessimo entrare nell’animo, nel cuore di colui o colei che viene etichettato come DBP. Personaggi famosi, grandi poeti e grandi pittori lo sono stati. A noi basterebbe riconoscerli in coloro che abbiamo vicino. Voleremmo anche noi nell’infinito, saremmo cielo e capiremmo l’esistenza delle nuvole, la loro ragione d’essere. E invece non ci accorgiamo neppure che lui o lei non sono in casa.
Incredibile e meravigliosa la tua capacità, Marcella 🌹, d’immedesimarti e d’immedesimarci così fortemente tanto da metterci davanti allo specchio della nostra (in)capacità di comprendere.
"Mi piace"Piace a 3 people
Marcello, tu mi onori, e lo dico sinceramente, sempre di commenti superlativi che non so se mi merito… ma me li prendo! E ti ringrazio…🩵🙏🏻🦋
"Mi piace"Piace a 2 people
Marcella🌹, scrivo quello che i tuoi raccontano mi suggeriscono🙏
"Mi piace"Piace a 1 persona
Posso solo ringraziarti…🩵
"Mi piace""Mi piace"
No! Di grazie a te stessa.
"Mi piace"Piace a 1 persona