Girotondo, in fondo, in fondo

Di cosa vogliamo parlare? Ti sto fissando da un po’ ma mi sembra che non ti arrivi niente. Sono certa che non ti arrivi niente. Vedo le tue labbra che si muovono, sorridono, ma che starai dicendo? Mi sono scollegata. Intorno a noi un sacco di gente, coppie, persone che ho già visto e altre che non vedrò mai più. Un vociare che all’inizio mi dava fastidio, poi, è diventato un sottofondo. Almeno c’è quello.

E se mi alzassi? Se andassi via? Te ne accorgeresti o continueresti a parlare? Distolgo lo sguardo, tanto non mi sembra che cambi qualcosa. Sulle pareti del locale ci sono delle maioliche molto belle, sembrano originali, porose, adoro la tinta. Lo sapevi che il nome deriva da Maiorca? Sul bancone hanno appoggiato dei bicchieri, forse degli spritz, e in uno vedo una fetta d’arancia più piccola che sta galleggiando proprio nel mezzo. Sta ballando. Non sa che tra poco finirà tra i denti di qualcuno.

Non lo sappiamo mai quando verremo addentati da qualcuno. E poi? Cosa importa? Non puoi vivere sulla difensiva.

Ma sì, mi alzo. Torno subito.

E vado in bagno. Appena chiusa la porta del bagno delle signore, il sottofondo cambia. Ora è lo scroscio dell’acqua delle toilettes, dei rubinetti. Un via vai di donne, rossetti, occhiate allo specchio e alle altre, tutto normale. Entro in una toilette e rimango in piedi coprendomi le orecchie con le mani. Come quando ero bambina e mi nascondevo dietro alla porta della mia camera per non sentire le urla di mio padre. Aspettavo di sentire chiudersi rumorosamente il portone di casa, poi uscivo e cercavo mia madre. Era sempre nello stesso punto, vicino alla finestra, che guardava mio padre allontanarsi. E io, ritornavo in camera.

Mi sa che mi tocca tornare al tavolo. Forse, se ne sarà andato.

Dopo il giorno vien la sera,
dopo l’inverno vien la primavera;
dalle viti viene il vino,
viene il fumo dal camino;
va la mucca con il bue,
van le ochette a due a due;
e la vita in fondo in fondo
è un allegro girotondo.

16 pensieri su “Girotondo, in fondo, in fondo

  1. Situazione conosciuta e vissuta; lui parla e io non ascolto , mi ecclisso per non sentire e spesso è al sottofondo che mi aggrappo e così non si litiga.
    È facile non ascoltare quando intorno hai un brulicare di cose e persone che ti attirano più di parole vuote che vogliono scavare .👍🏻🥰🙋🏻🌹Ciao Marcella , dai respiro a ciò che mi sfiora tutti i giorni e così non sono la sola…Mal comune mezzo gaudio !.

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  2. Tutto un via vai di gente che forse conosciamo, che certamente non conosceremo mai, come colui col quale parli e non ti ascolta. Ma non basa voltare le spalle per non vedere. Sono carne dei nostri ricordi. Rimane la solitudine e il bisogno di colmarla. Ma esiste qualcosa o qualcuno di non effimero? Questa è la domanda che la filastrocca finale sembra porgere a te e i lettori. Tristi e belle riflessioni, cara Marcella 🌹

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